In città si utilizza sempre più frequentemente la bicicletta per spostarsi per lavoro o anche per praticare dello sport nel tempo libero, soprattutto ora che sta iniziando la bella stagione. Questo ha comportato un notevole incremento dei sinistri a bordo dei velocipedi con conseguente aumento del numero degli incidenti tra auto e biciclette con conseguente necessità di risarcimento del danno subito o provocato.
L’INAIL tutela i lavoratori nel caso di infortuni avvenuti durante il tragitto di andata e ritorno tra l’abitazione e il luogo di lavoro, oppure durante il tragitto compiuto abitualmente per la consumazione dei pasti, se non esiste una mensa aziendale.
Il ciclista che subisce l’infortunio in itinere – a differenza di quanto previsto nel caso di utilizzo di altri mezzi privati – non deve dimostrare che mancano mezzi pubblici o che, se esistenti, non sono compatibili con gli orari di lavoro.
La presenza di buche stradali, disconnessioni, detriti ed ostacoli non adeguatamente segnalati nè prontamente rimossi dalla strada possono essere causa di cadute in bicicletta.
In questi casi responsabile del sinistro è l'Ente titolare della strada (Comune, Provincia, Regione ecc.).