Rivalsa del Datore di Lavoro

L'assenza di un lavoratore dipendente dal posto di lavoro per infortunio causato da terzi, rappresenta una perdita economica per il datore di lavoro a causa del mancato utilizzo della sua prestazione lavorativa.

Se il diritto alla retribuzione dell'infortunato è garantito in una sua quota dalla assicurazioni sociali obbligatorie, il datore di lavoro è comunque obbligato a sostenere numerosi costi nonostante l'inabilità temporanea del dipendente ed è spesso costretto anche a trovarne un sostituto – da un calcolo sommario, nonostante l'intervento degli Enti Previdenziali circa il 60% della retribuzione lorda rimane infatti a carico del datore di lavoro.

Il responsabile del sinistro è tenuto a risarcire il datore di lavoro quindi per questo pregiudizio, così come sancito dalla Sentenza n. 6132 del 12 novembre 1988, delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione.

Non solo, con sentenza n. 15399 del 2002, la Corte di Cassazione ha inoltre stabilito la possibilità di agire in rivalsa anche nei confronti del terzo che ha danneggiato il socio di un azienda con conferimento di lavoro a fronte del quale sia prevista una partecipazione agli utili e non una retribuzione.

Da una recente indagine a campione tuttavia risulta che circa l'80% delle imprese non sono a conoscenza di tale diritto, o esercitano tale azione di rivalsa, che consentirebbe loro di ottenere un risarcimento diretto nei confronti dell'impresa di assicurazione, responsabile del sinistro cagionato al lavoratore dipendente.

Infortunistica Italiana Franchising - potrà recuperare la vostra perdita economica, senza dispendio di tempo da parte del vostro personale e senza alcun onere economico a vostro carico, poiché il compenso dovuto per la nostra prestazione professionale sarà interamente riconosciuto dalla compagnia di assicurazione in misura proporzionale alla somma recuperata come da normativa vigente.


* NB: Invitiamo tutti i possibili danneggiati a contattare la Direzione Generale Italia di "Infortunistica Italiana Franchising" per informarsi se l'agenzia di zona dispone di tutti i servizi sopraelencati poiché è data facoltà alla filiale di attivarli.


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22/01/2025

Passaggio di Proprietà dell'auto di un defunto. Cosa fare?

Il passaggio di proprietà dell'auto di un defunto consente all'erede di entrare in possesso della vettura della persona deceduta.
Tale passaggio prevede la registrazione del nuovo intestatario su tutti i documenti del veicolo.
La prima cosa da fare è accettare l’eredità e comunicare al Pubblico Registro Automobilistico (PRA) e alla Motorizzazione Civile il cambio di intestatario del veicolo.

16/01/2025

REVE - Registro dei Veicoli Immatricolati all'Estero. Quali adempimenti prevede la normativa?

L’art. 2 della L. n. 238/2021 ha modificato il Codice della Strada (CdS) introducendo l’art. 93 bis che disciplina la circolazione in Italia dei veicoli immatricolati all’estero.

Il comma 1 stabilisce, come regola generale, che chi risiede in Italia (cittadino UE ed extra UE) ha l’obbligo, entro tre mesi dalla data di acquisizione della residenza stessa, di immatricolare in Italia il veicolo di proprietà già immatricolato all’estero.

Il comma 2 prevede che se il veicolo immatricolato all’estero è condotto nel territorio italiano da un soggetto avente residenza in Italia che non è intestatario del veicolo (cosiddetto “utilizzatore”), il documento di circolazione estero deve essere accompagnato da un documento sottoscritto con data certa dall’intestatario dal quale risulti a che titolo il conducente utilizza il veicolo e la relativa durata. Tale documento deve essere tenuto a bordo del veicolo stesso.

16/12/2024

Nuovo Codice della Strada 2024 | Abbandono di Animali

Il nuovo Codice della Strada prevede l'aumento di un terzo delle pene previste dal Codice Penale per l'abbandono di animali nel caso in cui l'abbandono avvenga su strada o nelle relative pertinenze.