07/09/2018

Polizze Dormienti : Migliaia di Italiani potrebbero essere ricchi senza saperlo ...

POLIZZE DORMIENTI: MIGLIAIA DI ITALIANI POTREBBERO ESSERE RICCHI SENZA SAPERLO...

L'Ivass (ovvero l'autorità italiana di vigilanza sulle assicurazioni) è riuscita a stanare oltre 11 mila beneficiari di 15.789 polizze dormienti, polizze ovvero che pur avendo maturato il diritto al loro pagamento, non vengono riscosse da nessuno perché, per un motivo o per un altro, gli aventi diritto non sono a conoscenza di avere.

Sembra che da calcoli probabilistici ammonti a 30 miliardi di euro la cifra del tesoretto rinchiuso nei cassetti delle compagnie di assicurazioni e che quindi in alcuni casi, potrebbe ben tornare alla luce e finire nelle tasche o nei conti correnti di tanti italiani aventi diritto.

Fino ad oggi l'IVASS spiega che tuttavia il problema è stato principalmente di duplice natura: in primo luogo le compagnie assicurative non posseggono gli strumenti per sapere se i propri assicurati siano o meno in vita (a meno che qualcuno rivendichi le somme spettanti).

In secondo luogo, in caso di morte dell'assicurato, risulta complesso rintracciare i legittimi eredi spesso non indicati con nome e cognome nei contratti assicurativi e mogli, figli e parenti di defunti assicurati, non risultano essere conoscenza di polizze stipulate dai loro cari ad esempio in fase di stipula di contratti bancari.

Qui si è inserita quindi l'iniziativa dell'Ivass che ha chiesto alle compagnie assicurative i codici fiscali dei titolari delle polizze, li ha poi comunicati all'Agenzia delle Entrate che ha accertato se questi fossero o meno in vita e le informazioni ricevute, girate nuovamente alle compagnie assicurative, hanno permesso di risvegliare le 15 mila polizze dormienti, raggiungendo anche per oltre tre quarti dei casi, i relativi beneficiari e provvedendo quindi al pagamento del dovuto.

Ad oggi l'IVASS fa sapere che restano da indagare altri 900.000 contratti, relativi per la maggior parte a polizze temporanee caso morte e l'ente ha altresì deciso di ampliare il perimetro di ricerca delle polizze dormienti estendendolo anche ai contratti scaduti nel quinquennio 2001-2006 e a quelli, più recenti, scaduti nel 2017 e non ancora liquidati.

Per portare avanti questa attività, le imprese dovranno comunicare all'IVASS i codici fiscali entro e non oltre il 30 ottobre 2018.

Ricordiamo che il diritto al pagamento è comunque suscettibile di prescrizione ma decorso detto termine (dieci anni dalla morte o dalla scadenza del contratto assicurativo), i fondi non verranno perduti bensì verranno destinati al “Fondo Rapporti dormienti della Consap”, una sorta di fondo pubblico controllato che si occuperà a sua volta di gestire i rimborsi per chi oltre i termini della prescrizione risulta titolare di un diritto per rivendicare le proprie somme.

Per verificare se un tuo familiare deceduto aveva stipulato una polizza vita, si può utilizzare il Servizio ricerca coperture dell’ANIA (http://www.ania.it/it/servizi/ricerca-coperture-vita.html) oppure rivolgersi all’intermediario assicurativo, alla banca o all’impresa di assicurazione di cui si serviva il tuo familiare.