Firenze, 9/2/2007 - Il Giudice di Pace di Montepulciano ha sollevato la questione di legittimità costituzionale sulla validità dell'indennizzo diretto previsto dagli articoli 141 e 149 del codice delle assicurazioni private, norme già in vigore dal 1° gennaio per i danni ai trasportati ed in vigore dal 1° febbraio 2007 per tutti i danni da cose e lesioni (per le micropermanenti). Il Giudice a quo ha rilevato un palese eccesso di delega perchè la legge di delega non consentiva al Governo di introdurre una simile innovazione in materia assicurativa.
Inoltre il giudicante ha ravvisato la violazione dell'articolo 3 della Costituzione per violazione del principio di uguaglianza non ritenendo ragionevole assegnare ai soli danneggiati da microlesioni personali un sistema del tutto diverso da quello della responsabilità civile.
Dunque le perplessità della Confconsumatori, manifestate pubblicamente sin dal mese di novembre scorso, con la richiesta di una pausa di riflessione e di non far entrare in vigore l'indennizzo diretto per tutti i danni, appaiono fondate e valide.
Del resto i danneggiati si devono districare in una giungla giuridica creata dal 2005 ad oggi con il codice delle assicurazioni e la legge 102/2006 (che prevede l'applicabilità del rito lavoro per le cause da incidenti stradali), costretti a distinguere se il caso concreto rientra tra le ipotesi di indennizzo diretto o meno e quindi a rischio di perdere tempo perseguendo l'assicuratore sbagliato. Oltre tutto il regolamento attuativo, entrato in vigore il 1° febbraio, prevede inopinatamente ed incostituzionalmente che l'assicuratore ""diretto"" non rimborsi le spese legali del danneggiato laddove esegua un'offerta risarcitoria congrua.
Tutta questa confusione, anzichè creare un sistema agile e snello, comporta la necessità oggettiva per i danneggiati di farsi assistere, soprattutto per i danni alla persona, da professionisti, enti od associazioni di consumatori in ogni fase della liquidazione, con costi a carico proprio. Quindi solo vantaggi per gli assicuratori.
Confconsumatori Toscana si augura che Governo e Parlamento rivedano immediatamente tutta la materia partendo da un congelamento dell'indennizzo diretto.
Articolo tratto da http://www.confconsumatoritoscana.it